SANTA CATERINA D’ALESSANDRIA A GALATINA di Sergio Spatola e Gianluca Anglana – Numero 5 – Luglio 2016
la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina costituisca un unicum nel panorama artistico meridionale: è una sintesi di culture (massimamente di quella italiana e francese), un linguaggio totalmente innovativo e sperimentale, un guanto di sfida al passato e uno sguardo su un futuro da scoprire.
1 In P.Adiuto Putignani, Il Tempio di Santa Caterina in Galatina, Introduzione
2 Tantissimi i contributi scientifici sulla storia, l’architettura ed il ciclo pittorico all’interno della Basilica nonché sul contesto storico-socio-politico in cui fu eretta.
3 Il nome di una via è venuto in soccorso degli storici tanto quanto i documenti scritti in senso stretto: l’onomastica stradale ha permesso a città troppo protese verso il futuro di non dimenticare il proprio glorioso passato.
4 La parola “Balzo” è l’italianizzazione del nome di un feudo provenzale: Baux.
5 Maria emanò una serie di bandi e capitoli che ancora oggi destano interesse. Era convinta che “in tutte le città bone se vuole vivere con ordine et boni statuti in tutte cause” (cfr. Can. Pietro Serio, Attraverso dieci secoli di storia patria, p. 86).