L’OASI DI TORRE SALSA Gemme del sud numero 21 giugno luglio 2021 Ed. maurizio conte
L’OASI di.torre salsa
Gemme del Sud
Siculiana
Lungo il litorale agrigentino, tra Siculiana Marina ed Eraclea Minoa, si estende per circa 6 km la Riserva Naturale Orientata di Torre Salsa, gestita dal WWF, dove il mare azzurro e cristallino lambisce ampi tratti di spiaggia dorata.
Un luogo ricco di storia in cui il ricordo degli sbarchi dei pirati saraceni del XVI secolo è testimoniato dai ruderi di due torri di avvistamento, Torre Salsa e Torre Pantano, e la presenza dell’uomo è attestata dal ritrovamento di quattro tombe bizantine e da una calcara utilizzata, in tempi più recenti, per produrre gesso.
Tratti di costa alta, formatasi dalle stratificazioni argillose e calcaree
che richiamano alla mente la vicina “scala dei Turchi” di Realmonte
si alternano a falesie a strapiombo sul mare
con panorami mozzafiato,
mentre nelle zone basse la sabbia sciolta forma dune costiere dove fiorisce il Giglio marino.
Nell’antica macchia mediterranea sopravvive una vegetazione diversificata, in grado di resistere al clima arido del periodo estivo, e che durante la fioritura primaverile esplode in un tripudio di colori. Nei tratti boschivi crescono il Pino di Aleppo, l’Eucalipto e l’Acacia. Torrenti ramificati e profondi, tra cui il Salso che dà il nome all’Oasi, sfociano in mare creando incantevoli scorci scenografici.
In questo angolo di Sicilia ancora selvaggio ed incontaminato vive l’Istrice
e nidificano molte specie di uccelli tra cui l’Usignolo di fiume, i Gabbiani corallini
ed il Passero solitario, di leopardiana memoria, e ci si può immergere
alla scoperta di fondali marini ricchi di flora e fauna.
Sulla spiaggia, ogni anno torna a nidificare anche la tartaruga marina “Caretta caretta”, specie protetta inserita nel progetto WWF di salvaguardia della specie, che in estate offre la visione spettacolare della schiusa delle uova e del lento e suggestivo cammino dei piccoli rettili verso il mare aperto, sotto l’occhio vigile dei volontari dell’Oasi.
Photo credit © WWF