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LE RAGIONI DI UNA SCELTA. PRESENTAZIONE DEL DIRETTORE RESPONSABILE di Giorgio Salvatori – Numero 1 – Luglio 2015

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Perché mai, come oggi, si vedono giovani e meno giovani, studenti e imprenditori, affermare, apertamente, la volontà di affrancarsi dalla palude del fatalismo e dai luoghi comuni che essa ha generato. La strada è ancora piena di ostacoli, ma il traguardo non è mai stato così manifesto e condiviso. 
Non è una fuga dal passato – opprimente e, fino a ieri, vincente – è la riconquista di un primato: quello di uno stile ed un modello di vita che hanno attratto e affascinato, fino ad epoche non molto remote, i protagonisti del Grand Tour. E che in tempi recenti hanno fatto pronunciare, al protagonista di un film, la frase, poi diventata un biglietto da visita dell’orgoglio meridionale, “quando un forestiero 

LE RAGIONI DI UNA SCELTA. PRESENTAZIONE DEL DIRETTORE RESPONSABILE

 

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Depurata della triplice tenaglia – feroce – delle mafie, della disoccupazione e della rassegnazione, la vita, al sud, appare – ancora per molti, e sotto diversi aspetti – appetibile. 
È un “dono”, come recita il nostro sottotitolo, per la qualità e l’intensità dei rapporti umani, per ambienti naturali straordinari (e che vanno preservati dall’inesorabile accerchiamento del degrado e dell’abusivismo), per sapori, profumi, colori – che altrove è raro trovare, per i piaceri conviviali, il culto delle tradizioni popolari, religiose e gastronomiche, scomparse o rarefatte se si risale più a nord, lungo lo Stivale. 
A tutto ciò si aggiunge una voglia nuova di “fare impresa”, di riscoprire il sottile piacere della cultura e quello, altrettanto crescente, della tutela delle tradizioni e del paesaggio, con spirito di iniziativa e con coraggio degni di maggiore attenzione e, spesso, invece, trascurati dai media, patologicamente attratti da ciò che, al sud, fa facile cronaca, densa di logori pregiudizi. 
Myrrha intende rivolgere la sua attenzione verso l’altra faccia del Sud, quella che fa impresa, primato, eccellenza, in tutte le direzioni. Insieme, scopriremo che sono molte e, a volte, sorprendenti. 
Convinti, come siamo, che nel nostro Meridione e nel Mediterraneo si stia oggi giocando una partita che non ci può lasciare indifferenti né vedere distratti. Sta a noi comprendere e interpretare gli sviluppi di queste tendenze, perché è anche con questa partita che si gioca il nostro destino futuro di popolo mediterraneo nell’Europa del pianeta globale.

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viene al sud piange due volte: quando arriva e quando parte”.