Nel corso della visita, la simpatica guidaaccompagnatrice introduce un prevedibile parallelo tra il monumento davanti ai nostri occhi e la Cisterna Basilica di Istanbul, fatta costruire da Giustiniano nel VI secolo, che, soprattutto dopo il pregevole restauro completato nel 1987, costituisce una delle principali attrattive della città sul Corno d’oro.
“E perché non la Piscina Mirabilis di Miseno…?” mi trovo quasi istintivamente a chiederle, suscitando un po’ di curiosità tra gli altri visitatori e la pronta risposta della nostra accompagnatrice, che ben conosce l’altro monumento cui avevo appena fatto riferimento. La ragione è purtroppo assai semplice: la Cisterna di Istanbul è infatti mondialmente conosciuta e riconoscibile e non c’è visita della città che non includa una visita al monumento romano; visita che è peraltro perfettamente organizzata previo pagamento di una somma null’affatto indifferente per gli standard turchi (l’equivalente di quasi una decina di euro).
LA “MIRABILE PISCINA” DI MISENO: SCOPERTA E RISCOPERTA
Nessun biglietto di ingresso e solo all’eventuale, non sollecitato, impulso di generosità e riconoscenza del raro visitatore è tuttora affidata l’eventuale ricompensa per l’aver dischiuso una delle più affascinanti vestigia romane della regione.