LA CHIESA DI SANTA LUCIA A ROCCA DI CAMBIO
Nel piccolo comune di Rocca di Cambio, in provincia de L’Aquila, conosciuto per essere il paese più alto dell’Appennino, a pochi chilometri dal centro abitato, si trova la chiesa di Santa Lucia, ciò che resta di un antico complesso abbaziale citato per la prima volta in documenti datati agli inizi del 1300 ma la cui costruzione potrebbe risalire ai secoli XI-XII.
L’edificio è sopravvissuto ai danni causati dai ciclici terremoti
che nel tempo si sono verificati nella zona,
pl cui ultimo disastroso risale al 2009. Più volte restaurato, oggi presenta all’esterno una semplice facciata con portale del XV secolo sormontato da un piccolo rosone ed un campanile a vela mentre l’interno a tre navate è privo di abside e conserva un ciborio del 1400.
Ciò che sorprende entrando in questa chiesa, dichiarata monumento nazionale nel 1902, sono gli affreschi del presbiterio e della cripta – cui si accede dalla navata centrale – testimonianza della produzione pittorica abruzzese compresa tra il XII e gli inizi del XV secolo.
Ed è nel presbiterio che, accanto alla rappresentazione della Vergine, delle vicende di Cristo, della vita di Santa Lucia e di altri santi, lo sguardo è catturato da un’ampia Ultima Cena in cui Gesù, seduto a capotavola, è raffigurato benedicente e rivolto verso gli apostoli tra i quali sono insolitamente presenti San Paolo e San Barnaba
Ammirando queste pitture, recentemente restaurate, si viene inondati dal colore,
ed è un po’ come rivivere lo stupore e le emozioni di quei fedeli
ai quali la Chiesa, nei secoli passati, attraverso le immagini
insegnava il messaggio cristiano, la storia
del Salvatore e dei santi.
L’Ultima Cena raffigurata sulla parete nord del presbiterio – Fotografia di Paola Ceretta