LA BASILICA DI SANTA RESTITUTA A NAPOLI Gemme del Sud numero 29 agosto 2023 Editore Maurizio Conte
LA BASILICA DI SANTA RESTITUTA A NAPOLI
Nel cuore storico di Napoli si trova la basilica di Santa Restituta, la più antica della città partenopea, datata all’epoca costantiniana ed edificata, probabilmente, su un tempio pagano.
La sua particolarità è che per accedervi bisogna entrare
nella cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta,
perché l’edificio è stato inglobato dal duomo partenopeo, costruito nel XIII secolo, divenendo una cappella della sua navata sinistra.
Seppure ridotta nella sua planimetria – delle cinque navate originarie ne restano 3 – e nonostante la distruzione della sua facciata,
che passa attraverso i rimaneggiamenti di epoca angioina, i danneggiamenti dei terremoti dei secoli XV e XVII e le ristrutturazioni della prima metà del Settecento.
Fra sarcofagi di epoca romana, monumenti funebri, plutei marmorei del XIII secolo, il battistero più antico dell’Occidente e il mosaico trecentesco di Santa Maria del Principio di Lello da Orvieto spiccano nell’ampia abside – al di là di un drappo in stucco dipinto da Nicola Vaccaro – un affresco duecentesco raffigurante Cristo in trono e un dipinto cinquecentesco Madonna in trono con San Michele e Santa Restituta di Andrea da Salerno.
Infine,
alzando gli occhi al soffitto della navata centrale,
il dipinto La gloria di Santa Restituta,
attribuito a Luca Giordano,
ci racconta le ultime vicende della martire del IV secolo di origine nord africana il cui corpo avvolto da gigli bianchi, secondo la tradizione, approdò in modo miracoloso sulle coste dell’isola di Ischia su una barca guidata da un angelo.
Il villaggio di Pietracupa – Foto da DEPOSIPHOTOS