IL CASTELLO DI PESCOLANCIANO
Il piccolo comune di Pescolanciano, in provincia di Isernia, conta soltanto 829 residenti e sorge su uno spuntone roccioso (“pesco”, o “peschio”, che significa grosso ciottolo), situato tra la valle del fiume Trigno ad est e del torrente Savone ad ovest. Il borgo è protetto da
una cinta muraria lunga 75 metri, abitata e ben conservata, nella quale svetta
l’antico e bellissimo Castello Ducale d’Alessandro che domina la valle
L’origine del borgo, edificato in posizione strategica per proteggere l’insediamento, è molto antica, probabilmente sannita, mentre quella del castello potrebbe risalire all’epoca medievale, nel periodo longobardo o di Carlo Magno. Nel XIII secolo sappiamo sicuramente che Federico II di Svevia diede l’ordine a Ruggero di Peschio-Lanciano di conquistare il castello, rimuovere i feudatari ed assediare Isernia, ostile al regno federiciano.
Il castello, nell’aspetto odierno, ha forma esagonale irregolare, ma ha subito alcune trasformazioni nel corso del tempo. Sicuramente nel Basso Medioevo doveva apparire come una robusta fortificazione costituita da vari edifici, nello stile dei castelli medievali, fin quando, nel XVIII secolo, sotto la signoria dei d’Alessandro, divenne una residenza sontuosa, con un loggiato che prese il posto dell’antica merlatura e la torre che non fu più utilizzata per scopi difensivi, ma per ammirare un affascinante panorama. All’interno della fortezza è stata costruita una piccola chiesa dove sono custodite alcune reliquie di Sant’Alessandro.
Nella seconda metà del XVIII secolo, il duca Pasquale d’Alessandro, avvalendosi dell’aiuto degli artigiani di Capodimonte, collocò nei locali del castello
una fabbrica di pregiate ceramiche e maioliche,
andata poi distrutta in un incendio. Alcuni pezzi sopravvissuti di questa produzione si possono attualmente ammirare nel Museo delle Ceramiche di Pescolanciano. Il castello è ancora abitato dai discendenti dei d’Alessandro ed è visitabile in varie occasioni, tra cui la festa di Sant’Alessandro, che ha luogo il 26 agosto.