DA FILANGIERI ALLA COSTITUZIONE AMERICANA di Giannicola Sinisi – Numero 4 – Aprile 2016
Le diversità umane e caratteriali di Filangieri e Franklin erano incolmabili, eppure i loro destini viaggiarono paralleli dal 1781 al 1788, ovvero sino a quando la tubercolosi interruppe la giovane vita di Filangieri che non aveva ancora trentacinque anni.
Giovane idealista ed intellettuale il primo; consumato politico, scienziato e imprenditore il secondo, avevano in comune solo l’essere dei grandi innovatori, capaci di elaborare teorie o di realizzare invenzioni senza alcun conformismo.
Gaetano Filangieri aveva idealizzato Philadelphia e la Pennsylvania fino ad immaginarla una terra dove gli ideali di libertà che egli propugnava con tanta passione avevano già trovato una prima attuazione.
In una lettera del 24 agosto del 1782 Filangieri scriveva a Franklin: “Fin dall’infanzia, Filadelfia ha richiamati i miei sguardi. Io mi sono così abituato a considerarla come il solo paese ove io possa esser felice, che la mia immaginazione non può più disfarsi di questa idea”.
Tutto era cominciato con una lettera dell’11 settembre 1781 di Luigi Pio, segretario di legazione del Regno delle Due Sicilie alla corte di Parigi, a Gaetano Filangieri, con la quale gli faceva sapere che Franklin lo incoraggiava a fargli avere il volume della Scienza della Legislazione