La Fondazione, nata nel 2008 per promuoverne vita e opera, e operativa dal 2010, ha un’attività geograficamente molto ampia e va al di là dei confini regionali. Anche in virtù di uno spirito cosmopolita coerente con lo straordinario personaggio che intende restituire ai fasti di una cultura, quella del Novecento, che lo ha visto testimone e protagonista. Tantissimi e differenti gli eventi realizzati finora in tutta Italia, a testimonianza della credibilità che l’Istituzione culturale montemurrese si è conquistata, con mostre e convegni: a Macerata, Roma, Benevento, Milano, Torino, Vigevano, Forlì, Siena, in collaborazione sia con Università, che con Associazioni, Enti locali, Istituti di Istruzione ecc. Contemporaneamente, notevole è stata l’attività di ricerca e la produzione editoriale, con sette pubblicazioni, tra cui due Quaderni, di notevole valore scientifico, che offrono gli strumenti indispensabili per la conoscenza di Leonardo Sinisgalli a visitatori, studiosi, ricercatori e docenti.
Cuore pulsante dell’attività della Fondazione è la Casa delle Muse
di Sinisgalli. La struttura museale domina la cresta
che affaccia sul fosso di Libritti,
di fronte alla piccola abitazione dove Leonardo Sinisgalli nacque nel 1908 e sulla cui parete è possibile leggere, a caratteri capitali, i versi della sua poesia più celebre dedicata al gioco del battimuro “Monete rosse”. È possibile visitare la “Sala degli amici artisti” (con disegni e acquerelli di Giulio Turcato, Domenico Cantatore, Lorenzo Guerrini, Bruno Caruso, Antonello Leone, Franco Gentilini), “Il focolare degli affetti” (con testi memoriali e poetici, fotografie, oggetti vari e utensili), la “Sala Leonardo” (con l’esposizione dei 70 volumi originali e rari, oltre alle copertine delle riviste aziendali), la “Biblioteca di Sinisgalli” (con i suoi 3.000 libri, la macchina da scrivere, il ritratto ad olio di Maria Padula, le pubblicità e i disegni), la Sala “Vincenzo Sinisgalli” (con la mostra dedicata ad Agnese de Donato, dal titolo “Intimo Sinisgalli”).
La Casa delle Muse, inaugurata il 20 ottobre del 2013, è stata meta per circa 8.000 persone, soprattutto studenti e docenti, provenienti da ogni parte d’Italia.
Per celebrare la poliedricità, un vero e proprio furor, degli interessi di Leonardo Sinisgalli, la Fondazione sin dal 2012 ha ideato un contenitore-ponte tra la cultura umanistica e letteraria.
In autunno, si organizzano eventi (dalla pubblicità alla fisica, dalla poesia alla matematica, dall’arte alla tecnologia ecc.) caratterizzati da un approccio dialogico e contaminante tra arti e discipline, con docenti, studiosi, scrittori e musicisti, provenienti dal mondo accademico, artistico, letterario e scientifico. Nell’ultima edizione del Furor, ad esempio, è stato organizzato un convegno dal titolo “Per una cultura dell’incontro nelle arti”. Ad aprire i lavori è stato l’artista Giuseppe Caccavale, docente presso l’École Nationale Superieure des Arts Décoratifs di Parigi, con un intervento dal titolo Dalla figura alla parola: Il Viale dei Canti, incentrato sull’opera multimodale da lui realizzata presso l’Istituto di Cultura Italiana a Parigi, attraverso la riproduzione grafica e sonora dei versi di cinque poeti italiani: tra cui Leonardo Sinisgalli.
Il mondo della scuola per la Fondazione rappresenta un interlocutore privilegiato. D’altronde le poesie e i racconti di Sinisgalli pullulano di fanciulli e monelli. E anche quando dirigeva riviste e gli uffici di pubblicità delle grandi aziende, spesso ricorreva al loro estro, ai loro disegni, al loro stupore. Dal 2013 infatti proponiamo lectiones magistrales, destinate in modo particolare agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori. La quinta edizione delle Lezioni del Novecento (ciclo speciale), aperta a un pubblico più vasto oltre che a quello scolastico, ha portato in cattedra cinque grandi ospiti, di caratura internazionale: Silvio Ramat dell’Università di Padova, Clelia Martignoni dell’Università di Pavia, Riccardo Mazzeo, saggista ed editor della Erickson, nonché traduttore di Bauman, Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista franco-argentino e Agnes Heller, una delle più grandi filosofe viventi, allieva di G. Lukács ed esponente della Scuola filosofica di Budapest.
L’attività della Fondazione corre lungo tutto l’anno. E anche nelle sere d’estate non rallenta. Proponendo veri e propri inviti alla lettura, con presentazioni di libri e incontri d’autore.
Tra i graffiti della Scuola fondata dal maestro Giuseppe Antonello Leone e il lavatoio costruito negli anni Trenta, un pubblico numeroso
e attento segue le nostre proposte librarie, sotto le stelle,
nell’atmosfera magica dell’Orto di Merola.
Sinisgalli amava l’arte di un amore profondo, per tutta la vita ha frequentato gallerie e pittori, si è circondato della loro presenza e delle loro opere, ha commissionato disegni e illustrazioni per le sue riviste aziendali, ha pubblicato recensioni su quotidiani e riviste, e scritto tantissime presentazioni di cataloghi per mostre. Inoltre, nell’ultima fase della sua vita si è abbandonato al disegno, come arte consolatoria, diventando egli stesso un “disegnatore”. Per questi motivi e non solo la Fondazione ha aderito a gennaio al circuito Acamm (dall’acronimo dei quattro paesi e delle quattro realtà museali presenti: Aliano, Castronuovo Sant’Andrea, Moliterno e Montemurro), sotto la guida dello storico dell’arte Giuseppe Appella, in una logica sinergica di sistema che valorizzi, con mostre d’arte ed eventi culturali, il patrimonio esistente in un’ottica non periferica, ma nazionale.
Sono stati realizzati finora tre importanti omaggi artistici: a Guido Strazza, artista italiano di spicco nel panorama contemporaneo, in occasione della grande mostra antologica alla GN. Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma; a Mario Cresci (fotografo), in contemporanea con l’antologica alla GAMeC di Bergamo); e infine a Fausto Melotti, in parallelo con la retrospettiva dal titolo EDEN, che la Galleria-Museo Hauser & Wirth di Zurigo, ha dedicato al noto artista roveretano.
Certo la Fondazione, a detta di chi ci osserva da vicino e da lontano, costituisce uno straordinario ombelico culturale, un vero e proprio presidio, flessibile e poco costoso, nel mosaico di una Regione
che intende aprirsi, attraverso Matera, capitale della cultura 2019,
ad una dimensione europea e a un turismo colto e intelligente.
Ma Il vero obiettivo della Fondazione resta legato alla questione dei diritti editoriali del poeta-ingegnere. Senza la ristampa della sua opera omnia, tutto il percorso fatto finora, sarebbe completamente inutile.
Faremo di tutto affinché Sinisgalli, come lui stesso scrisse per la sua epigrafe… possa risorgere “fra tre anni o tre secoli, fra tempeste
di grandine nel mese di giugno”.
È una promessa, ma soprattutto un debito.
LA FONDAZIONE LEONARDO SINISGALLI
Un “Leonardo del Novecento”, è stato definito Leonardo Sinisgalli. Infatti, i suoi interessi, dalla poesia alla matematica, dalla grafica pubblicitaria alla radio, dal cinema alla critica d’arte, dall’architettura al disegno, lo rendono così moderno e affascinante che si registra intorno alla sua figura un interesse elevatissimo, da parte di docenti, di cultori, di editori, di galleristi, di studenti, di matematici, di letterati e artisti.